"A mio parere, la modalità greca di concepire l’efficacia può essere così riassunta: per essere efficace, io costruisco una forma modello, ideale, di cui traccio un piano e che mi pongo come obiettivo; poi inizio ad agire in base al piano e in funzione dell’obiettivo. Si ha, quindi, prima la modellizzazione, la quale poi invoca la propria applicazione. Ciò conduce il pensiero classico europeo a concepire l’intervento congiunto di due facoltà: l’intelletto che, come dice Platone, "concepisce in vista del meglio" (che è la forma ideale); poi la volontà che si impegna per fare entrare la forma ideale, progettata, nella realtà."
(F. Jullien, Pensare l'efficacia in Cina e in Occidente, Roma-Bari : Laterza, 2006)
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