mercoledì 29 aprile 2020

STEP #12 - Il modello galileiano dell'universo

<< Avendo io dunque scoperto e necessariamente dimostrato, il globo del Sole rivolgersi in sé stesso, facendo un'intera conversione in un mese lunare in circa, per quel verso appunto che si fanno tutte l'altre conversioni celesti; ed essendo, di più, molto probabile e ragionevole che il Sole, come strumento e ministro massimo della natura, quasi cuor del mondo, dia non solamente, com'egli chiaramente dà, luce, ma il moto ancora a tutti i pianeti che intorno se gli raggirano; se, conforme alla posizion del Copernico, noi attribuirem alla Terra principalmente la conversion diurna [...] >> 
- tratto dalla Lettera di Galilei a Benedetto Castelli (1613), Lettere copernicane, Opere


Galileo Galilei fu un fisico, filosofo, astronomo e matematico protagonista della rivoluzione scientifica seicentesca: centrale nei suoi studi fu l'osservazione dei fenomeni celesti e dei moti degli astri. In particolare, egli fu sostenitore del modello copernicano eliocentrico del Sistema solare: Niccolò Copernico, circa un secolo prima, aveva esposto la sua teoria secondo cui "in mezzo a tutto sta il Sole". Quest'ultima contraddiceva il precedente modello Aristotelico-Tolemaico, in voga da secoli e accettato ufficialmente dalla Chiesa cattolica, che sosteneva che la Terra fosse immobile al centro dell'universo con il Sole, la Luna e i pianeti che ruotavano intorno a essa secondo orbite circolari. Galilei scrisse il celeberrimo Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo e le cosiddette Lettere Copernicane, per confutare tali antiche credenze.  L'appoggio del sistema copernicano costò a Galilei un processo che si svolse a Roma nel 1633 e che si concluse con la condanna per eresia e l'abiura forzata. Si narra che subito dopo l'abiura lo scienziato avesse esclamato "E pur si muove!" (in riferimento alla Terra). 
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Per approfondire:
https://it.wikipedia.org/wiki/Galileo_Galilei
https://www.studiarapido.it/sistema-tolemaico-e-sistema-copernicano/
https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_copernicana
https://it.wikipedia.org/wiki/Processo_a_Galileo_Galilei
Fonti: "I filosofi e le opere" antologia filosofica per le scuole medie superiori, Carlo Sini

domenica 26 aprile 2020

sabato 25 aprile 2020

Frase del giorno

"L'immagine è un modello della realtà."
- Ludwig Wittgenstein filosofo, ingegnere e logico austriaco


Immagine stilizzata del Modello atomico di Bohr, che si propone
di spiegare struttura e funzionamento degli 
atomi

venerdì 24 aprile 2020

STEP #11 - Modelli per affrontare virus (attraverso il mondo)

La pandemia di Coronavirus, come è risaputo, ha creato una situazione tragica e ha avuto (e sta avendo) notevoli ricadute anche a livello economico-sociale. Ad oggi sono tantissime le nazioni del mondo coinvolte, che sono costrette a cercare, nelle maniere più diverse, la via migliore per il contenimento della mortalità e delle altre conseguenze disastrose. La situazione è la stessa più o meno per tutti, ma le risposte sono diverse: si sente parlare di "modelli", veri e propri esempi da seguire (o meno). Descriverò tre di questi che meritano particolare attenzione.

Il principale, giustamente nominato in tutti i telegiornali, è il cosiddetto "modello cinese": esso consiste nella sorveglianza h24, nel controllo capillare dell'individuo e degli spostamenti e nella chiusura di quartieri e città intere sin dalla prima dichiarazione di emergenza (a "quota" 25 morti e 8000 contagiati). E' grazie a queste modalità di gestione che la mortalità è stata relativamente bassa proprio nell'epicentro del Covid-19? Di questo non si è molto convinti, vista la poca trasparenza della nazione nell'ufficializzazione dei dati forniti all'estero. Quello che sappiamo è che tale modello non è totalmente totalmente esportabile in Europa (si confrontino a proposito i link sotto riportati).



Differente è il "modello coreano"in Corea del Sud i numeri del contagio sono crollati non a fronte di una reclusione generalizzata, ma grazie all'esecuzione di massa dei tamponi, individuando tutti i soggetti positivi, anche quelli asintomatici, costringendo alla quarantena insieme a tutti coloro che vi erano stati a contatto. 


La Svezia ha optato per un approccio “morbido” (e molto controverso) guidato dall’epidemiologo di stato Anders Tegnell. Invece del blocco draconiano, il distanziamento sociale in Svezia è una questione di autoregolazione. Ai cittadini è stato chiesto di usare il loro giudizio e di assumersi la responsabilità individuale all’interno di un quadro basato sulla fiducia reciproca, piuttosto che sul controllo dall’alto verso il basso. Un “modello svedese” con cui il paese ha scelto di deviare dal percorso seguito da molti, compresi i suoi vicini nordici che hanno invece adottato il lockout.

martedì 21 aprile 2020

La teoria dei modelli

La teoria dei modelli è una branca della matematica, e più precisamente della logica, che affronta lo studio generalizzato del concetto di modello, in riferimento alle relazioni tra varie strutture ed in particolare alla soddisfacibilità di date teorie.


domenica 19 aprile 2020

Arte e modelli #4

Il modello nell'arte secondo il dizionario
Fonte: Grande Dizionario della Lingua Italiana, volume X (MEE-MOTI), UTET

sabato 18 aprile 2020

Scienza e modelli

Cos'è il modello per la scienza? Perché è fondamentale per la nostra comprensione di concetti matematici, logici, psicologici...? Forse perché abbiamo necessità di visualizzare le cose, perché pensiamo per immagini e dove queste non ci sono, vogliamo crearle nella nostra mente. Potremmo farne a meno? A questa domanda risponde Kelvin che, discutendo con Pierre Duhem sul ruolo fondamentale dei modelli meccanici, afferma: 

 " if I have a model, I understand, if I have none, I do not understand."




venerdì 17 aprile 2020

Frase del giorno

"Mathematics can not be applied to reality without an intermediate model."
  -N. Cartwright - How the laws of physics lie Oxford New York (1983)

giovedì 16 aprile 2020

STEP #10 - Rose come "modella" in Titanic



Questa scena, entrata nella storia del cinema, tratta dal rinomato film "Titanic", offre un'immediata (ma non per questo superficiale) interpretazione e rappresentazione del termine "modello". Kate Winslet, alias Rose, si offre di posare, nuda, con indosso solo il prezioso gioiello "Cuore del mare", per un quadro dello squattrinato artista Jack Dawson: ella interpreta, dunque, il ruolo di modella per un'opera d'arte. Il giovane, dopo averle mostrato la posa da adottare, non fa altro che imitare un modello, il modello che lei rappresenta; la cosa tra l'altro, lo coinvolge a livello emotivo in maniera evidente. E' importante, quindi, che egli presti massima attenzione nel disegnare i tratti della donna con il carboncino e che mantenga con lei un continuo, costante contatto visivo.
Effettivamente, quello legato all'ambito artistico in generale è uno dei significati più comuni e in uso del termine, oltre che l'attribuzione che viene ad esso data in una delle sue prime comparse nella lingua italiana (precisamente, nelle Rime di Michelangelo Buonarroti). 

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Per approfondire:

mercoledì 15 aprile 2020

Arte e modelli #3

Il capolavoro nasce dal modello
Il processo creativo da cui derivano le più grandi opere d'arte è, come si può ben immaginare, lungo e laborioso. Nel caso della scultura, in particolare, prima di scalfire il marmo, la pietra o il granito, è necessario avere un'idea più o meno precisa di quanto si vuole realizzare: uno schizzo, un bozzetto - un modello. Questi ultimi meritano non poca attenzione, poiché raccontano la storia e l'evoluzione dei capolavori. Particolarmente interessante da studiare è, ad esempio, la concezione, significativamente variata nel tempo, della composizione scultorea "Amore e Psiche giacenti" di Antonio Canova, il cui soggetto artistico viene ripreso da una favola latina presente in Apuleio.

Amore e Psiche (bozzetto) di Antonio Canova (1757-1822, Italy ...
Bozzetto per Amore e Psiche giacenti 
(1787; terracotta, altezza 25 cm; Venezia, Museo Correr)






Nell'idea originaria, Canova rappresenta i corpi degli amanti aggrovigliati in un indefinito abbraccio che sembrerebbe essere più una lotta, con Psiche che sovrasta Amore.








Canova, bozzetto Amore e Psiche | A Casa Buonarroti si apre … | Flickr
(1787) disegno a matita grassa su carta, 19,5 x 33,5 cm;
 Bassano del Grappa, Museo Civico, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe




In uno schizzo a carboncino, più vicino all'opera definitiva, notiamo un'evoluzione rispetto al modello precedente e una forma più aperta ed equilibrata: i volti sono intuibili e Amore ha le ali. Questa è, tuttavia, ancora pura sintesi ritmica priva di dettaglio.





New York, un giorno al Metropolitan Museum | Viaggio nel Mondo
(1792 ca.) gesso, altezza 151cm; New York, Metropolitan Museum of Art







Dalle Memorie di Francesco Hayez, sappiamo che Canova faceva il suo piccolo modello "definitivo" in creta o terracotta e ne ricavava poi il calco in gesso, a grandezza naturale.







Le tre Grazie del Canova, Amore e Psiche ed altre 110 grandi opere ...
Amore e Psiche (1787-1793; marmo bianco, altezza 155cm; Parigi, Louvre








Finalmente, il calco di gesso viene riportato sul marmo e rifinito dopo la sbozzatura: nasce il capolavoro.







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Per approfondire: 
https://www.arteworld.it/analisi-antonio-canova-amore-e-psiche/

Fonti:
- L'arte di vedere 3 (dal Neoclassicismo ad oggi) a cura di Chiara Gatti, Giulia Mezzalama, Elisabetta Parenti, Lavinia Tonetti - edizioni scolastiche Bruno Mondadori, arte

martedì 14 aprile 2020

L'importanza di "modellizzare"

"A mio parere, la modalità greca di concepire l’efficacia può essere così riassunta: per essere efficace, io costruisco una forma modello, ideale, di cui traccio un piano e che mi pongo come obiettivo; poi inizio ad agire in base al piano e in funzione dell’obiettivo. Si ha, quindi, prima la modellizzazione, la quale poi invoca la propria applicazione. Ciò conduce il pensiero classico europeo a concepire l’intervento congiunto di due facoltà: l’intelletto che, come dice Platone, "concepisce in vista del meglio" (che è la forma ideale); poi la volontà che si impegna per fare entrare la forma ideale, progettata, nella realtà."
(F. Jullien, Pensare l'efficacia in Cina e in Occidente, Roma-Bari : Laterza, 2006)
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domenica 12 aprile 2020

Arte e modelli #2

  >>> https://www.gigarte.com/ <<< 

Navigando sul sito il cui link è sopra riportato, che si propone di essere un archivio internazionale di arti contemporanee in rete, mi sono imbattuta in un dipinto, intitolato "il modello", di un artista pressoché sconosciuto. Credo che meriti una particolare attenzione, poiché esso fornisce una rappresentazione diretta, più o meno personale, del termine preso in considerazione dal blog, che non a caso è titolo dell'opera stessa.
Antonio Cantiello, il modello (2011), olio su tela
Misure: 50x60 cm
Collezione: studio dell'artista

sabato 11 aprile 2020

STEP #09 - Quando il modello diventa opera d'arte

Tra le definizioni principali del termine "modello", su un qualsiasi vocabolario, troviamo quella di "riproduzione in scala ridotta di un oggetto", riferito ai campi dell'arte, dell'architettura o dell'ingegneria. Per la scultura e la pittura in particolare, spesso la presenza di un modello come "bozza preparatoria" risulta essere fondamentale per la concezione dell'opera vera e propria, ed è parte integrante del processo creativo. Ma in alcuni casi il modello viene realizzato in maniera tale da poter essere considerato esso stesso, a posteriori, un'opera d'arte.
Un esempio ne è il dipinto "La fiumana", di Giuseppe Pellizza da Volpedo, che originariamente doveva essere uno studio preliminare ad olio per il quadro definitivo, il "Il quarto stato". Quest'ultimo, infatti, è il risultato di una lunga elaborazione, che inizia nel 1892 con vari schizzi denominati "Ambasciatori della fame" e prosegue su una tela più grande, che è appunto "Fiumana", in cui è i protagonisti sono lavoratori, gente del popolo. A capo del corteo troviamo due uomini e una donna con un bambino il braccio: essi sono il simbolo della rivolta proletaria. Il dipinto è realizzato con le tecniche pittoriche del Divisionismo. 

File:La fiumana (Volpedo).jpg - Wikipedia

Giuseppe Pellizza da Volpedo, "La Fiumana" (1898)
Dimensioni: 255x428 cm
Ubicazione: Pinacoteca di Brera, Milano


Il pittore non fu propriamente soddisfatto del suo operato, motivo per cui, nel 1901, attenendosi più strettamente al modello precedente rispetto a quanto avesse fatto tra prima e seconda stesura, e mantenendo la composizione di quest'ultima, decise di realizzare una nuova versione del quadro, "Quarto stato", che sarebbe poi diventata il vero e proprio manifesto del proletariato italiano dell'Ottocento/Novecento.

Quarto Stato.jpg
Il quarto stato (1901)
File:Ambasciatori della Fame.jpg - Wikipedia
Ambasciatori della fame (1892)

Per i significati del termine "modello" nell'arte si confronti: 

venerdì 10 aprile 2020

STEP #08 - Il modello nel "Timeo" di Platone

Platone: Timeo, l'anima del mondo Trad e note di Giuseppe Modugno ...
<< [...] è tuttavia impossibile trovare il fattore e il padre dell'universo, e, una volta trovatolo, indicarlo a tutti. Proprio questo dobbiamo considerare di esso, vale a dire in base a quale dei due modelli l'artefice lo realizzò, se guardando a quello che è allo stesso modo e identico, oppure a quello generato. Se questo mondo è bello e l'artefice è buono è chiaro che guardò al modello eterno: altrimenti, ma non è neppure lecito dirlo, a quello generato. E' chiaro ad ognuno che rivolse il suo sguardo al modello eterno, poiché è il più bello fra i mondi generati, e l'artefice, fra le cause, quella migliore. Generato in questo modo, il mondo è stato realizzato sulla base di quel modello che può essere appreso con la ragione e l'intelletto e che è sempre allo stesso modo: stando così le cose, vi è assoluta necessità che questo mondo sia ad immagine di qualcosa. La cosa più importante in ogni questione è quella di cominciare dal principio naturale. Così allora si deve distinguere l'immagine dal suo modello [...] >>   
(parla l'interlocutore Timeo, da cui prende il nome il dialogo stesso, in risposta a Socrate, enunciando la sua teoria cosmologica)


Per Platone il termine "modello" assume un significato preciso e fondamentale, in particolare se si considera la celebre teoria delle idee, perno del suo sistema filosofico. Secondo il filosofo greco, infatti, la nostra realtà non è che copia e imitazione imperfetta (tramite i processi di mimesi, metessi e parusìa) di modelli eterni e imperituri, ossia delle idee, campioni trascendentali per la realtà fisica, "situate" nell'iperuranio.
William Blake, The Ancient of Days
Esiste, tra il mondo delle idee e quello materiale, un mediatore, la cui esistenza è necessaria per risolvere il problema di tale dualismo: questa figura (che ricorda il Dio cristiano e il Logos degli stoici), è il Demiurgo, essere divino buono ma di potenza non infinita, essendo limitato dalle idee e dalla resistenza "ribelle" della materia: esso compare per la prima volta nel Timeo, testo appartenente ai dialoghi della vecchiaia (è in particolare un dialogo fisico-cosmologico). "Artefice e padre dell'universo", il Demiurgo è una forza ordinatrice, imitatrice (ma non creatrice!), che vivifica la materia preesistente, puro caos e necessità, ad immagine e somiglianza delle idee, dando a queste una forma e soprattutto un'Anima Mundi, una sorta di vitalità universale. La chora, che è il massimo grado di somiglianza con l'intellegibile, viene dunque infusa nella materia fisica a partire dai quattro elementi fondamentali - fuoco, acqua, terra e fuoco. 

Il modello è, sostanzialmente, ciò che l'Artefice imita nel plasmare le forme geometriche del cosmo materiale vivente. Tra queste forme, le prime furono i quattro solidi regolari: il cubo, l'ottaedro, il tetraedro e l'icosaedro. A seguire vennero definiti il tempo, immagine mobile e imitazione dell'eternità, e gli astri, dèi visibili a cui viene attribuito il compito di forgiare quello che resta del mondo. Il cosmo è dunque compiuto in maniera completa e bella, la migliore possibile per un mondo in divenire.

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Per approfondire:
http://www.treccani.it/enciclopedia/modello_%28Dizionario-di-filosofia%29/

Fonti:
Con-Filosofare, volume 1A, Nicola Abbagnano, Giovanni Fornero (2016)

martedì 7 aprile 2020

Arte e modelli #1

L'arte ai tempi del Coronavirus
Molti artisti in giro per il mondo si sono cimentati nella reinterpretazione di celebri modelli artistici adattandoli alla realtà attuale, tramite la ormai diffusa tecnica del murales o tramite il photoshop, che da un lato fanno sorridere ma dall'altro mostrano in maniera più che efficace la triste contemporaneità che viviamo a causa della pandemia. Troviamo i due amanti del celebre "Il bacio" di Hayez con delle bottigliette di amuchina in mano (1), la Gioconda con la mascherina sul volto (2), così come la protagonista de "L'assenzio" di Degas (3).
(1)Il bacio di Hayez ma con mascherina, l'opera di TvBoy sull'amore ...

(2)   La Gioconda di TvBoy mette la mascherina: "La fobia del contagio ...

(3)   A Pisa, Degas "corretto" al tempo del coronavirus - la Repubblica
                                         

Allego inoltre un simpatico video impazzato sul web negli ultimi giorni: quadri famosi vengono mostrati con titoli alternativi, relativi alla situazione attuale: 


domenica 5 aprile 2020

STEP #07

IL MODELLO

Perché non tenteremo la fortuna
d’un bel sonetto biascicante in ore
e dove il core rimi con amore
e dove luna rimi con laguna?

Pensiero! - E non bellezza inopportuna.
Sincerità! - Il tema delle «otto ore».
Amore! - Un tal che si trapassa il core
per una sarta, al chiaro della luna.


«Ma che arte, che lima!.... Chi s'adopra,
scrivendo, a farsi intendere con poca
fatica, sarà valido e sincero...»


Così farò. Così, lasciata l'opra
del paiolo e del mestolo, la cuoca
dirà con te: «Ma qui c'è del pensiero!».


- Guido Gozzano, Poesie sparse (XX secolo)

Guido Gozzano, il cui nome legato alla corrente letteraria post-decadente decrepuscolarismo, scrive il sonetto sopra riportato per segnalare il suo distacco dal modello classico e tradizionale di poesia: da qui deriva la scelta del titolo. La struttura metrica è quella del sonetto (due quartine e due terzine, con schema di rime ABBA ABBA CDE CDE), ma l'utilizzo stesso di quest'ultimo risulta essere una critica intrinseca non solo verso la letteratura di matrice stilnovista, dantesca o petrarchesca, all'interno della quale l'invenzione del sonetto si colloca e che è quindi "Modello" per eccellenza, ma anche verso le sue imitazioni più recenti. Questo è perfettamente in linea con l'idea di letteratura dei Crepuscolari, che, come gli altri contemporanei Avanguardisti, miravano a un rinnovamento della poesia. Il loro nome, in particolare, deriva dall'idea di considerarsi come un "mite e lunghissimo crepuscolo" nella letteratura italiana, dopo il mattino (DantePetrarcaBoccaccio), il mezzodì (Boiardo, Ariosto, Tasso), il primo meriggio (GoldoniParini, Alfieri) e il vespro (FoscoloManzoniLeopardi).
La poesia riportata risulta essere, dunque, un insolito manifesto di poetica.

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Per approfondire:
- sul modello stilnovista: https://letteritaliana.weebly.com/voi-che-per-li-occhi-mi-passaste-l-core.html
- sui movimenti d'Avanguardia: https://www.skuola.net/appunti-italiano/novecento/900-contesto-storico/avanguardie-futurismo-crepuscolari.html
- sui Crepuscolari: https://it.wikipedia.org/wiki/Crepuscolarismo

sabato 4 aprile 2020

STEP #06 - Il Superuomo dannunziano: modello ideale di uomo


Gabriele D'Annunzio, militare e politico, poeta "vate" dell'Italia e simbolo del Decadentismo, è celebre, tra le altre cose, per la sua definizione del modello ideale di uomo: il Superuomo. Il termine italiano traduce il tedesco Übermensch (letteralmente "Oltreuomo"), introdotto da Friedrich Nietzsche e utilizzato da quest'ultimo per indicare colui che, libero da catene e falsi valori etici e sociali, dettati dallo spirito apollineo e dalla filosofia di Socrate, segue invece lo spirito dionisiaco e pratica il "nichilismo attivo", diventando veramente se stesso in una futura nuova epoca.


D'Annunzio fra i pastori – alleo.it     Friedrich Nietzsche On The Secret Ingredient For Happiness

D'Annunzio, fornisce un'interpretazione molto personale della figura del Superuomo nietzschiano, esasperando il concetto di affermazione di sé, il rifiuto per la borghesia, la "volontà di potenza", creandone un mito che verrà poi ulteriormente strumentalizzato dai nazionalsocialisti. Secondo il poeta, è un diritto di pochi esseri eccezionali quello di innalzarsi per creare una nuova aristocrazia tirannica, guardando, come esempio, al passato glorioso di Roma. 
Nel romanzo "Le vergini delle rocce", Claudio Cantelmo, è l'ideal-tipo latino, che cerca una donna a cui unirsi per generare il futuro re di Roma che avrebbe guidato l'Italia riportandola all'antica magnificenza.
Il primo libro del romanzo è occupato dalle riflessioni di Claudio Cantelmo sulla società presente e sul compito delle élites aristocratiche: per questo risulta essere un vero e proprio manifesto politico del superuomo. Ne riporto alcuni passi significativi:

Le Vergini delle Rocce (1896) - LA FIUMANA DEL PROGRESSO

<<  [...] l'arroganza delle plebi non era tanto grande quanto la viltà di coloro che la tolleravano o la secondavano. Vivendo in Roma, io era testimonio delle più ignominiose violazioni e dei più osceni connubii che mai abbiano disonorato un luogo sacro. [...] Una sera di settembre, su quell'acropoli quirina custodita dai Tindaridi gemelli, mentre una folla compatta commemorava con urli bestiali una conquista di cui non conosceva l'immensità spaventosa (Roma era terribile come un cratere, sotto una muta conflagrazione di nubi), io pensai: «Qual sogno potrebbero esaltare nel gran cuore d'un Re questi incendii del cielo latino! Tale che sotto il suo peso i cavalli giganteschi di Prassitele si piegherebbero come festuche.... Ah chi saprà mai abbracciare e fecondare la Madre col suo pensiero oltrapossente? A lei sola - al suo grembo di sasso che fu nei secoli l'origliere della Morte - a lei sola è dato generar tanta vita che se ne impregni il mondo un'altra volta.» E io vedevo, nella mia imaginazione, dietro le vetrate fiammeggianti del balcone regale, una fronte pallida e contratta su cui, come su quella del Còrso, era inciso il segno d'un destino sovrumano. >>

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Per approfondire:
https://it.wikipedia.org/wiki/Cos%C3%AC_parl%C3%B2_Zarathustra
https://it.wikipedia.org/wiki/Oltreuomo
http://dannunziog.altervista.org/nietzsche-e-il-superuomo/
https://it.wikipedia.org/wiki/Le_vergini_delle_rocce

giovedì 2 aprile 2020

Il modello e la realtà


Un interessante video che esemplifica e descrive, in maniera facilmente comprensibile, la differenza tra il modello e la realtà (il modello non è la realtà!) nell'ambito della psicologia.

mercoledì 1 aprile 2020

STEP #05 - Il "modello" in pubblicità


Qual è la differenza tra modello e realtà nella pubblicità? 




In pubblicità, come ben sappiamo e vediamo continuamente, è tutto lecito. Il caso sopra riportato è emblematico: una pizza surgelata viene mostrata come una vera pizza tradizionale, idealmente trasportata da un fattorino, da Napoli direttamente "a casa tua". Nella mente di uno spettatore, che vede in televisione lo spot, si figura un'immagine, evidentemente sbagliata. Il confine tra ciò che ci viene mostrato, pura imitazione, neanche perfettamente riuscita, e realtà dei fatti non è così sottile come appare: si pensi agli ingredienti, necessariamente diversi, e al fatto stesso che il prodotto sia surgelato, che preclude qualsiasi analogia sostanziale con il celeberrimo esempio napoletano. Sono davvero "le stesse cose buone che useresti tu", come dicono?
Il risultato della declinazione del modello nella realtà potrebbe non essere così soddisfacente.


www.comolakehost.com/wp-content/uploads/2019/03...Pizze surgelate: prova d'assaggio | Dissapore
       

Se si considera la definizione di Marvin Minsky "A è un modello della realtà B per un osservatore C se l'osservatore C ponendo domande al modello A riceve risposte relative alla realtà B", è chiaro che l'immagine a sinistra rappresenta A, quella sulla destra B, e lo spettatore C.