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domenica 31 maggio 2020

Nella lingua cinese...

L'ideogramma cinese che definisce il "modello", lo "schema", il "formato" è il seguente:
Il carattere è derivato da un pittogramma, originariamente rappresentante un albero () che estende i suoi rami in un punto che prima non raggiungeva () per entrare in contatto con esso, a dare l'idea di ricollegare ciò che è stato prima separato (il modello e la realtà, ad esempio).

Esso ha anche i significati di:
  1. piazza
  2. regola
  3. (diritto) caso
  4. stile, forma, standard
  5. carattere
  6. (grammatica) caso
  7. traliccio, grata

giovedì 28 maggio 2020

STEP #20 - la lingua greca come modello nello Zibadone

File:Zibaldone di pensieri VI.djvu - WikipediaLo "Zibaldone" di Giacomo Leopardi è un diario personale che raccoglie una grande quantità di appunti, riflessioni e aforismi (non ordinati) scritti tra il luglio/agosto 1817 e il dicembre 1832, per un totale di 4526 pagine. 

Come suggerisce il titolo, che si traduce come "mescolanza confusa di cose diverse", le tematiche trattate sono le più varie. Tra le più celebri: l'infelicità dell'uomo, il piacere, la teoria della visione, il vago e l'indefinito. Tuttavia Leopardi nello Zibaldone scrisse anche sul funzionamento del linguaggio, sulla lingua adamica e primitiva, sulla società, sulla civiltà, sulla memoria, sul rapporto tra antico e moderno, sulla cultura.
Pensiero e poetica di Giacomo Leopardi - Wikipedia
Nel passo riportato, il poeta tratta dell'evoluzione linguistica dal greco, modello per eccellenza, al latino: viene spiegato come il latino avesse avuto la possibilità di perfezionarsi guardando alla magnificenza dell'antenata lingua Greca, che invece era, in tutto e per tutto, senza precedenti.


"La lingua latina ebbe un modello d’altra lingua regolata, ordinata e stabilita, su cui formarsi. Ciò fu la greca, la quale non n’ebbe alcuno. Tutte le cose umane si perfezionano grado per grado. L’aver avuto un modello, al contrario della lingua greca, fu cagione che la lingua latina fosse piú perfetta della greca e altresí che fosse meno libera (né piú né meno dico delle letterature greca e latina rispettivamente; questa piú perfetta, quella piú originale e indipendente e varia). I primi scrittori greci, anche sommi ed aurei, come ErodotoSenofonte ec., erano i primi ad applicar la dialettica e l’ordine ragionato all’orazione. 
Non avevano alcun esempio di ciò sotto gli occhi. Quindi, com’é naturale a chiunque incomincia, infinite sono le aberrazioni loro dalla
dialettica e dall’ordine ragionato."

Leopardi ci suggerisce un nuovo concetto di modello: uno schema esemplare da imitare e perfezionare per giungere all'eccellenza.



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Per approfondire: 
- https://it.wikipedia.org/wiki/Zibaldone

Fonte: I classici nostri contemporanei, volume 5.1 "Giacomo Leopardi", Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria (Pearson, 2016)

domenica 26 aprile 2020

lunedì 23 marzo 2020

STEP #02 - La storia del termine

L'etimologia della parola proviene dal latino: questo vale non sono per l'italiano ma anche per altre lingue (si veda il post precedente). Essa deriva in particolare da modulusdiminutivo di modus [modus+ulus]. Prima di arrivare alla forma corrente, si segnala la variante "modèlo" (con plur. "modegli").
Modus si traduce come:

  1. unità di misura
  2. misura, estensione
  3. misura, limite, regola, norma 
  4. modo, maniera, genere, tipo
  5. forma
Il suo diminutivo conserva principalmente il senso di "misura", "modulo", "norma".
E' ovvio che, per comprendere davvero l'uso odierno del termine, è necessario partire da qui. I tre termini indicati, che non a caso ricordano il gergo matematico, evocano il pensiero di qualcosa di stabilito, a cui fare riferimento: una regola, una norma che deve essere rispettata. Un prototipo, in senso lato. E' questo il significato che troviamo nell'arte, in una delle prime comparse del termine nella letteratura italiana, che fa riferimento al grande Michelangelo Buonarroti:


"Modello", dunque, come oggetto reale, esistente in natura o costruito dall'uomo, proposto per essere imitato, riprodotto. Non è difficile dedurre come tale termine sia stato preso in prestito efficacemente dall'ambito tecnico/tecnologico, industriale e ingegneristico.
Anche un soggetto o un'idea possono essere "modelli": questo allontana il possibile errore di attribuire al sostantivo significati puramente materiali. In particolare un m. può essere una concretizzazione di un concetto attraverso una "rappresentazione mentale", una ricostruzione teorica, una simulazione astratta: è questo il caso di modelli che costituiscono schematizzazioni (non necessariamente fisiche) riferite, ad esempio, ai campi della geometria, della fisica, della meccanica, della meteorologia, delle scienze sociali (ecc.).
Un individuo, invece, è "modello" in quanto esemplare per comportamento o virtù, e non solo: è anche la persona che un artista ritrae nella creazione della propria opera figurativa e, più in particolare, colui che per professione posa a favore di uno scultore o di un pittore.
(Usi più recenti): Nel campo della fotografia è in uso il termine fotomodello, mentre la professione di indossatore (modella/o) deve la sua nascita a Charles Frederick Worth, il quale negli anni ’60 dell'Ottocento rivoluzionò l'industria della moda presentando una collezione su donne vere.


Si può dunque concludere che "modello" è un sostantivo pluridisciplinare che ha assunto nel tempo un’amplissima gamma di significati in varie discipline, diventando imprescindibilmente di uso molto comune. 

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Fonti:
- IL Vocabolario della lingua latina, Luigi Castiglioni, Scevola Mariotti (terza edizione)
- Grande Dizionario della Lingua Italiana, volume X (MEE-MOTI), UTET

domenica 22 marzo 2020

STEP #01 bis - Il termine "modello" in lingue straniere

Lingue straniere in Italia e nel mondo
Lingua inglese:
E' curioso notare come, mentre in italiano il termine assume svariati significati nei più disparati ambiti, in inglese esistono quasi tanti sostantivi quante sono le definizioni che noi attribuiamo ad esso nella nostra lingua. Riporterò le principali, commentandole:
  1. model, paragonnon molto lontani dall'italiano (soprattutto il primo, che addirittura segue l'etimologia latina), con il significato di "esemplare, esempio da seguire". Es. A behavioural model; a model of style; a paragon of perfection
  2. model, version (seguito da un numero), una specifica versione di un oggetto in produzione (significato industriale). Es. Current, production model (=modello di serie); the latest model; discontinued model (non più in produzione)
  3. mould (USA), "stampo".
  4. pattern, "modello in più pezzi" (fonderia).
  5. mock-up, una realizzazione a scopo illustrativo o meramente espositivo di un oggetto o un sistema, senza le complete funzioni dell'originale
  6. form, modulo (burocratico).
Il termine model, in particolare, risale al XVI secolo, quando il suo significato era quello di "progetto" (di un edificio). The Model era, nel 1644-45, il piano di riorganizzazione dell'esercito britannico, approvato dalla Camera dei Comuni.

Lingua francese:
Come lingua romanza, il francese conserva nella maggior parte delle definizioni due parole, entrambe derivate dal latino: modèle (utilizzato sia al maschile che al femminile), e, con il significato di "forma" o "stampo", moule. Limitato e specifico è invece l'uso di bosse e maquette, "modello, bozzetto in gesso".

Lingua spagnola:
Ancora una volta ritroviamo il latino: in spagnolo "modello" viene tradotto come modelo (femminile e maschile), molde, moldura, con svariati sinonimi: plantilla, ejempio, paradigma, ispiraciòn, esquema, patròn.

Lingua russa:
Pur essendo una lingua slava, non con troppa sorpresa notiamo come il russo usi модель, traslitterato come "model'", che assume vasta gamma di significati, esattamente come in italiano. 

Altre lingue:
Portoghese: modeloexemplo;
Rumeno: model, exemplu;
Polacco: model, wzòr;
Tedesco: modell, muster;
Turco: model, örnek

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Fonti:
- ilRagazzini, Dizionario inglese-italiano, italiano-inglese di Giuseppe Ragazzini
- Dizionario francese-italiano, italiano-francese, Fratelli Melita editori
- Il dizionario della lingua spagnola (Dizionari pik), Editrice il Girasole


mercoledì 18 marzo 2020

STEP #01 - Definizione ed etimologia del termine "modello"

Il termine "modello" deriva dal latino modulus , diminutivo di modus [modus+ulus].
Di seguito riporto la definizione del sostantivo in lingua italiana:

  1. ogni cosa o persona ritenute esemplari;
  2. originale da riprodurre;
  3. (arte)(architettura)(tecnologia)(ingegneria) riproduzione in scala ridotta di un oggetto o di una struttura;
  4. (burocrazia) modulo da compilare, cioè foglio cartaceo con campi predefiniti da riempire a penna;
  5. (matematica)(informatica) struttura che rispetta gli assiomi di una teoria;
  6. (elettronica)(informatica)(tecnologia)(ingegneria) un prodotto completo e quindi finito;
  7. (industria) riproduzione in scala di mezzi quali automobilivelivolinavibarche e simili, con vari materiali;
  8. (professione) individuo che si presta a pose artistichefotografichecinematografiche o che svolge la professione dell'indossatore;
  9. (filosofia) sistema correlato ad un altro per somiglianzaattinenza e fondamenti o principi.


Per definizioni più complete si confronti:
-Wikipedia: https://it.wiktionary.org/wiki/modello
-Treccani: http://www.treccani.it/vocabolario/modello/

Per sinonimi e contrari:
https://dizionari.corriere.it/dizionario_sinonimi_contrari/M/modello.shtml

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Fonti:
https://www.etimo.it/?term=modello&find=Cerca