lunedì 18 maggio 2020

Arte e modelli #6

Architettura: Palazzo Modello a Trieste

Palazzo Modello (Trieste): AGGIORNATO 2020 - tutto quello che c'è ...
Crediti immagine:
https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g187813
-d8673286-Reviews-Palazzo_Modello-Trieste_
Province_of_Trieste_Friuli_Venezia_Giulia.html
Palazzo Modello è un palazzo storico sito in piazza Unità d'Italia a Trieste, in Friuli-Venezia Giulia situato tra Palazzo Stratti e il palazzo del municipio, venne costruito tra il 1871 e il 1872 durante i lavori di riqualificazione urbanistica della piazza. L'edificio si trova nel sito un tempo occupato da una cappella tardomedievale dedicata a San Pietro - da cui derivava l'originale nome di piazza San Pietro - e da una seicentesca chiesa dedicata a San RoccoIn seguito alla demolizione dei due edifici religiosi nel 1870, il Comune di Trieste, proprietario dell'area, incaricò l'architetto Giuseppe Bruni di progettare un palazzo che agisse da modello architettonico (da cui il nome) per gli altri edifici che sarebbero stati realizzati intorno alla piazza negli anni seguentiIl palazzo fu terminato nel 1872 e inizialmente adibito ad albergo.
L'edificio è caratterizzato da tre prospetti decorati in modo analogo, che affacciano su Via del Teatro, Capo di Piazza e Piazza Unità d'Italia, mentre il quarto lato è addossato a Palazzo Stratti.
Verticalmente il palazzo consiste in quattro piani oltre al piano terra, caratterizzati da stili diversi. Le finestre del secondo e del terzo piano sono dotate di terrazzini sorretti da mensole a voluta. Tra le finestre si trovano delle lesene decorate a bugnato a livello del piano terra e del primo piano e scanalate terminanti con un capitello corinzio nei due piani superiori. In corrispondenza dell'ultimo piano al posto delle lesene si trovano una serie di telamoni scolpiti nella curiosa posizione scaramantica di toccarsi i genitali.
I prospetti terminano con un cornicione decorato con motivi floreali.
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Fonti:
http://www.tuttotrieste.net/varie/unita/unita.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Modello

domenica 17 maggio 2020

STEP #17 - L'ABC del modello

A - arte
B - brevetto
C - copia
D - DNA
F - forma
G - Grecia antica
I - industria
L - logica
M - matematica
N - norma
O - oggetto
P - Platone
Q - quantizzazione
R - realtà
S - scultura
T - teoria
U - uomo
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sabato 16 maggio 2020

Citazione del giorno

"Nel corso della storia della scienza si è scoperta una serie di teorie o modelli sempre migliori, dalla concezione di Platone alla teoria classica di Newton, fino alle moderne teorie quantistiche. E' naturale chiedersi: questa sequenza alla fine avrà un punto di arrivo? [...] Per questa domanda non abbiamo ancora una risposta definitiva, ma oggi disponiamo di una candidata al ruolo di teoria ultima del tutto, ammesso che ne esista effettivamente una, e questa candidata è chiamata la teoria M. La teoria M è l'unico modello che abbia tutte le proprietà che si pensa debbano caratterizzare la teoria finale [...]"

- "Il grande disegno", capitolo I ("Il mistero dell'essere"), Stephen Hawking, Leonard Mlodinow

venerdì 15 maggio 2020

Curiosità!

Sbirciando nel Dizionario Storico ed Etimologico "I COGNOMI D'ITALIA (H-Z)" della UTET, ho scoperto che la parola "Modello" si presta anche come cognome, con un'etimologia curiosa!

giovedì 14 maggio 2020

STEP #16 - Marvin Minsky "testimonial" del modello

Marvin Lee Minsky (New York9 agosto 1927 – Boston24 gennaio 2016) è stato un matematico e scienziato statunitense 
specializzato nel campo dell'intelligenza artificiale (IA). Fu cofondatore dell'Artificial Intelligence Project presso il MIT e autore di numerosi testi riguardanti l'IA e la filosofia.
Spesso egli ritornò sul concetto di "modello" come "paradigma", non solo nell'ambito matematico ma nella più assoluta generalità. E' da attribuire a lui una delle più chiare e complete definizioni moderne del termine, che ci spinge a sceglierlo come "testimonial" per eccellenza:

"A è modello della realtà B per un osservatore C, se l'osservatore C ponendo domande ad A ottiene risposte relative a B"

Tale citazione appartiene ad un articolo da lui scritto intitolato "Matter, Minds and Models",
in cui egli tenta di spiegare la relazione tra eventi fisici e mentali e il ruolo fondamentale che la creazione di un modello può rivestire. 

"If a creature can answer a question about a hypothetical experiment without actually performing it, then it has demonstrated some knowledge about the world. For, his answer to the question must be an encoded description of the behavior (inside the creature) of some sub-machine or "model" responding to an encoded description of the world situation described by the question [...]"

E' merito del modello, afferma dunque Minsky, se una creatura può rispondere ad una domanda su un ipotetico esperimento senza realizzarlo realmente: esso, infatti, conferisce una sorta di descrizione decodificata di una determinata situazione nel mondo.



Per leggere l'articolo completo:

mercoledì 13 maggio 2020

STEP #15 - Il modello World3 nel "Rapporto sui limiti dello sviluppo"

Club di Roma - Wikipedia
Il modello World3 è un modello matematico di dinamica dei  sistemi (che costituisce un approccio alla comprensione del comportamento dei sistemi complessi nel corso del tempo) per la predizione, tramite simulazione al computer, delle interazioni tra popolazione, crescita industriale, produzione alimentare e limiti negli ecosistemi della terra. È stato originariamente prodotto e utilizzato da uno studio del Club di Roma che ha prodotto il modello e il libro "The Limits to Growth"creatori del modello furono Dennis Meadows, project manager e un team di 16 ricercatori.


Amazon.it: I limiti dello sviluppo - aa.vv. - Libri

World3 è uno dei numerosi modelli globali che sono stati generati in tutto il mondo (modello Mesarovic / Pestel, modello Bariloche, modello MOIRA, modello SARU, modello FUGI) ed è stato d'ispirazione per i successivi.

Esso consisteva in diverse parti interagenti, ognuna delle quali affrontava un diverso sistema del modello. I principali erano:
  • il sistema alimentare, che si occupa di agricoltura e produzione alimentare
  • il sistema industriale
  • il sistema della popolazione
  • il sistema delle risorse non rinnovabili
  • il sistema di inquinamento


Ci sono state molte critiche al modello World3. Alcune provengono dagli stessi creatori di modelli, altre dagli economisti. Almeno uno studio, tuttavia, afferma che 30 anni di dati storici si confrontano favorevolmente con le caratteristiche chiave di uno scenario aziendale chiamato "standard run" prodotto dal modello World3.
Nel libro Groping in the Dark: The First Decade of Global ModelingDonella Meadows afferma:

"Abbiamo grande fiducia nelle ipotesi e conclusioni qualitative di base sull'instabilità dell'attuale sistema socioeconomico globale e sui tipi generali di cambiamenti che porteranno e non porteranno alla stabilità. Abbiamo una fiducia relativamente grande nella struttura del circuito di feedback del modello, con alcune eccezioni [...] Abbiamo un grado misto di fiducia nei parametri numerici del modello; alcuni sono costanti fisiche o biologiche ben note che è improbabile che cambino, alcuni sono indici sociali derivati ​​statisticamente che probabilmente cambieranno, e altri sono ipotesi pure che sono forse solo del giusto ordine di grandezza."

Rauner Special Collections Library: Donella Meadows

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Per approfondire:
https://it.wikipedia.org/wiki/Club_di_Roma
https://en.wikipedia.org/wiki/Dennis_Meadows
https://en.wikipedia.org/wiki/Donella_Meadows
http://www.futurimagazine.it/dossier/limiti-dello-sviluppo-rapporto-club-di-roma/
https://www.youtube.com/watch?v=h0O4q4vdLcs

Fonti:
https://en.wikipedia.org/wiki/World3
https://it.wikipedia.org/wiki/Rapporto_sui_limiti_dello_sviluppo

domenica 10 maggio 2020

Una poesia in romanesco...


ER MODELLO1
 Lei entri in d’uno studio de pittore
e llodi quarche cquadro terminato:
sente subbito dí:2 «Ggrazzie, siggnore;
ma cche vvò vvede?3 è ttutto prossciugato.

  Eppoi sta ttroppo male assituato:
a sto lume che cqui4 ppropio sce more.
Manco se scrope5 com’è ddiseggnato:
nun ce se pò ccapì mmanco er colore.

     Che jje ne pare? Ggià, è ’na prima prova...
E l’impasto? er maneggio der pennello
Dichi6 la verità, ccome lo trova?
     
     A li mi’7 quadri io nun je do apparecchio
d’avvelature.8 Llà, lo guardi in quello:
je farà ppiú ffigura in ne lo specchio».

11 giugno 1837
Giuseppe Gioacchino Belli, Sonetti Romaneschi (XIX secolo)


       Note:

  1.  Agevolmente s’intenderà che qui parla un di coloro i quali servono di modello agli artisti.
  2.  Dire.
  3.  Che vuol vedere?
  4.  A questo lume. Il che qui è un ripieno.
  5.  Neppure si scopre.
  6.  Dica.
  7.  A miei.
  8.  Velature.
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