giovedì 16 aprile 2020

STEP #10 - Rose come "modella" in Titanic



Questa scena, entrata nella storia del cinema, tratta dal rinomato film "Titanic", offre un'immediata (ma non per questo superficiale) interpretazione e rappresentazione del termine "modello". Kate Winslet, alias Rose, si offre di posare, nuda, con indosso solo il prezioso gioiello "Cuore del mare", per un quadro dello squattrinato artista Jack Dawson: ella interpreta, dunque, il ruolo di modella per un'opera d'arte. Il giovane, dopo averle mostrato la posa da adottare, non fa altro che imitare un modello, il modello che lei rappresenta; la cosa tra l'altro, lo coinvolge a livello emotivo in maniera evidente. E' importante, quindi, che egli presti massima attenzione nel disegnare i tratti della donna con il carboncino e che mantenga con lei un continuo, costante contatto visivo.
Effettivamente, quello legato all'ambito artistico in generale è uno dei significati più comuni e in uso del termine, oltre che l'attribuzione che viene ad esso data in una delle sue prime comparse nella lingua italiana (precisamente, nelle Rime di Michelangelo Buonarroti). 

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Per approfondire:

mercoledì 15 aprile 2020

Arte e modelli #3

Il capolavoro nasce dal modello
Il processo creativo da cui derivano le più grandi opere d'arte è, come si può ben immaginare, lungo e laborioso. Nel caso della scultura, in particolare, prima di scalfire il marmo, la pietra o il granito, è necessario avere un'idea più o meno precisa di quanto si vuole realizzare: uno schizzo, un bozzetto - un modello. Questi ultimi meritano non poca attenzione, poiché raccontano la storia e l'evoluzione dei capolavori. Particolarmente interessante da studiare è, ad esempio, la concezione, significativamente variata nel tempo, della composizione scultorea "Amore e Psiche giacenti" di Antonio Canova, il cui soggetto artistico viene ripreso da una favola latina presente in Apuleio.

Amore e Psiche (bozzetto) di Antonio Canova (1757-1822, Italy ...
Bozzetto per Amore e Psiche giacenti 
(1787; terracotta, altezza 25 cm; Venezia, Museo Correr)






Nell'idea originaria, Canova rappresenta i corpi degli amanti aggrovigliati in un indefinito abbraccio che sembrerebbe essere più una lotta, con Psiche che sovrasta Amore.








Canova, bozzetto Amore e Psiche | A Casa Buonarroti si apre … | Flickr
(1787) disegno a matita grassa su carta, 19,5 x 33,5 cm;
 Bassano del Grappa, Museo Civico, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe




In uno schizzo a carboncino, più vicino all'opera definitiva, notiamo un'evoluzione rispetto al modello precedente e una forma più aperta ed equilibrata: i volti sono intuibili e Amore ha le ali. Questa è, tuttavia, ancora pura sintesi ritmica priva di dettaglio.





New York, un giorno al Metropolitan Museum | Viaggio nel Mondo
(1792 ca.) gesso, altezza 151cm; New York, Metropolitan Museum of Art







Dalle Memorie di Francesco Hayez, sappiamo che Canova faceva il suo piccolo modello "definitivo" in creta o terracotta e ne ricavava poi il calco in gesso, a grandezza naturale.







Le tre Grazie del Canova, Amore e Psiche ed altre 110 grandi opere ...
Amore e Psiche (1787-1793; marmo bianco, altezza 155cm; Parigi, Louvre








Finalmente, il calco di gesso viene riportato sul marmo e rifinito dopo la sbozzatura: nasce il capolavoro.







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Per approfondire: 
https://www.arteworld.it/analisi-antonio-canova-amore-e-psiche/

Fonti:
- L'arte di vedere 3 (dal Neoclassicismo ad oggi) a cura di Chiara Gatti, Giulia Mezzalama, Elisabetta Parenti, Lavinia Tonetti - edizioni scolastiche Bruno Mondadori, arte

martedì 14 aprile 2020

L'importanza di "modellizzare"

"A mio parere, la modalità greca di concepire l’efficacia può essere così riassunta: per essere efficace, io costruisco una forma modello, ideale, di cui traccio un piano e che mi pongo come obiettivo; poi inizio ad agire in base al piano e in funzione dell’obiettivo. Si ha, quindi, prima la modellizzazione, la quale poi invoca la propria applicazione. Ciò conduce il pensiero classico europeo a concepire l’intervento congiunto di due facoltà: l’intelletto che, come dice Platone, "concepisce in vista del meglio" (che è la forma ideale); poi la volontà che si impegna per fare entrare la forma ideale, progettata, nella realtà."
(F. Jullien, Pensare l'efficacia in Cina e in Occidente, Roma-Bari : Laterza, 2006)
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domenica 12 aprile 2020

Arte e modelli #2

  >>> https://www.gigarte.com/ <<< 

Navigando sul sito il cui link è sopra riportato, che si propone di essere un archivio internazionale di arti contemporanee in rete, mi sono imbattuta in un dipinto, intitolato "il modello", di un artista pressoché sconosciuto. Credo che meriti una particolare attenzione, poiché esso fornisce una rappresentazione diretta, più o meno personale, del termine preso in considerazione dal blog, che non a caso è titolo dell'opera stessa.
Antonio Cantiello, il modello (2011), olio su tela
Misure: 50x60 cm
Collezione: studio dell'artista

sabato 11 aprile 2020

STEP #09 - Quando il modello diventa opera d'arte

Tra le definizioni principali del termine "modello", su un qualsiasi vocabolario, troviamo quella di "riproduzione in scala ridotta di un oggetto", riferito ai campi dell'arte, dell'architettura o dell'ingegneria. Per la scultura e la pittura in particolare, spesso la presenza di un modello come "bozza preparatoria" risulta essere fondamentale per la concezione dell'opera vera e propria, ed è parte integrante del processo creativo. Ma in alcuni casi il modello viene realizzato in maniera tale da poter essere considerato esso stesso, a posteriori, un'opera d'arte.
Un esempio ne è il dipinto "La fiumana", di Giuseppe Pellizza da Volpedo, che originariamente doveva essere uno studio preliminare ad olio per il quadro definitivo, il "Il quarto stato". Quest'ultimo, infatti, è il risultato di una lunga elaborazione, che inizia nel 1892 con vari schizzi denominati "Ambasciatori della fame" e prosegue su una tela più grande, che è appunto "Fiumana", in cui è i protagonisti sono lavoratori, gente del popolo. A capo del corteo troviamo due uomini e una donna con un bambino il braccio: essi sono il simbolo della rivolta proletaria. Il dipinto è realizzato con le tecniche pittoriche del Divisionismo. 

File:La fiumana (Volpedo).jpg - Wikipedia

Giuseppe Pellizza da Volpedo, "La Fiumana" (1898)
Dimensioni: 255x428 cm
Ubicazione: Pinacoteca di Brera, Milano


Il pittore non fu propriamente soddisfatto del suo operato, motivo per cui, nel 1901, attenendosi più strettamente al modello precedente rispetto a quanto avesse fatto tra prima e seconda stesura, e mantenendo la composizione di quest'ultima, decise di realizzare una nuova versione del quadro, "Quarto stato", che sarebbe poi diventata il vero e proprio manifesto del proletariato italiano dell'Ottocento/Novecento.

Quarto Stato.jpg
Il quarto stato (1901)
File:Ambasciatori della Fame.jpg - Wikipedia
Ambasciatori della fame (1892)

Per i significati del termine "modello" nell'arte si confronti: 

venerdì 10 aprile 2020

STEP #08 - Il modello nel "Timeo" di Platone

Platone: Timeo, l'anima del mondo Trad e note di Giuseppe Modugno ...
<< [...] è tuttavia impossibile trovare il fattore e il padre dell'universo, e, una volta trovatolo, indicarlo a tutti. Proprio questo dobbiamo considerare di esso, vale a dire in base a quale dei due modelli l'artefice lo realizzò, se guardando a quello che è allo stesso modo e identico, oppure a quello generato. Se questo mondo è bello e l'artefice è buono è chiaro che guardò al modello eterno: altrimenti, ma non è neppure lecito dirlo, a quello generato. E' chiaro ad ognuno che rivolse il suo sguardo al modello eterno, poiché è il più bello fra i mondi generati, e l'artefice, fra le cause, quella migliore. Generato in questo modo, il mondo è stato realizzato sulla base di quel modello che può essere appreso con la ragione e l'intelletto e che è sempre allo stesso modo: stando così le cose, vi è assoluta necessità che questo mondo sia ad immagine di qualcosa. La cosa più importante in ogni questione è quella di cominciare dal principio naturale. Così allora si deve distinguere l'immagine dal suo modello [...] >>   
(parla l'interlocutore Timeo, da cui prende il nome il dialogo stesso, in risposta a Socrate, enunciando la sua teoria cosmologica)


Per Platone il termine "modello" assume un significato preciso e fondamentale, in particolare se si considera la celebre teoria delle idee, perno del suo sistema filosofico. Secondo il filosofo greco, infatti, la nostra realtà non è che copia e imitazione imperfetta (tramite i processi di mimesi, metessi e parusìa) di modelli eterni e imperituri, ossia delle idee, campioni trascendentali per la realtà fisica, "situate" nell'iperuranio.
William Blake, The Ancient of Days
Esiste, tra il mondo delle idee e quello materiale, un mediatore, la cui esistenza è necessaria per risolvere il problema di tale dualismo: questa figura (che ricorda il Dio cristiano e il Logos degli stoici), è il Demiurgo, essere divino buono ma di potenza non infinita, essendo limitato dalle idee e dalla resistenza "ribelle" della materia: esso compare per la prima volta nel Timeo, testo appartenente ai dialoghi della vecchiaia (è in particolare un dialogo fisico-cosmologico). "Artefice e padre dell'universo", il Demiurgo è una forza ordinatrice, imitatrice (ma non creatrice!), che vivifica la materia preesistente, puro caos e necessità, ad immagine e somiglianza delle idee, dando a queste una forma e soprattutto un'Anima Mundi, una sorta di vitalità universale. La chora, che è il massimo grado di somiglianza con l'intellegibile, viene dunque infusa nella materia fisica a partire dai quattro elementi fondamentali - fuoco, acqua, terra e fuoco. 

Il modello è, sostanzialmente, ciò che l'Artefice imita nel plasmare le forme geometriche del cosmo materiale vivente. Tra queste forme, le prime furono i quattro solidi regolari: il cubo, l'ottaedro, il tetraedro e l'icosaedro. A seguire vennero definiti il tempo, immagine mobile e imitazione dell'eternità, e gli astri, dèi visibili a cui viene attribuito il compito di forgiare quello che resta del mondo. Il cosmo è dunque compiuto in maniera completa e bella, la migliore possibile per un mondo in divenire.

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Per approfondire:
http://www.treccani.it/enciclopedia/modello_%28Dizionario-di-filosofia%29/

Fonti:
Con-Filosofare, volume 1A, Nicola Abbagnano, Giovanni Fornero (2016)