Tra le più celebri utopie filosofiche vi è senza dubbio quella che si trova nella Repubblica di Platone (la traduzione italiana del titolo fa riferimento non tanto alla forma di governo quanto al significato latino del termine come "cosa pubblica"): in tale dialogo egli descrisse uno Stato ideale fondato perfettamente sui valori supremi di Bene e Giustizia.
Platone costruì un proprio "modello" per il governo della Kallipolis, accurato e con una struttura ben precisa e rigida, la cui imitazione e declinazione nella realtà, tuttavia, era - è, e probabilmente sempre sarà - irrealizzabile. I suoi limiti si intuiscono facilmente e sono evidenti, non solo al lettore contemporaneo: per convincersi del carattere prettamente utopico del progetto platonico, basti dare un'occhiata all'organizzazione di questo Stato ideale.
Per garantire l'efficienza di un siffatto stato, inoltre, secondo Platone, sarebbe stato necessario instaurare un regime di comunismo, che riguardasse soprattutto i figli e la loro educazione: i fanciulli infatti dovevano essere sottratti in tenera età alle famiglie e allevati in comune, a cura dello stato. Ignorando chi fossero i loro genitori naturali, essi avrebbero considerato ogni adulto come un padre e ogni loro coetaneo come fratello, e i più adatti sarebbero stati scelti per diventare governanti, indipendentemente dall'origine sociale.
____________________________________________________________________________
Per approfondire:
- https://it.wikipedia.org/wiki/La_Repubblica_(dialogo)
Fonti:
- https://it.wikipedia.org/wiki/Utopia
- Con-Filosofare, volume 1A, Nicola Abbagnano, Giovanni Fornero (2016)
Crediti immagine: http://www.storiadelleidee.it/index.php/antichita-classica/platone/la-citta-ideale-e-l-educazione
Nessun commento:
Posta un commento