venerdì 8 maggio 2020

Arte e modelli #5

Il canone di Policleto: modello greco per la Bellezza

Doriforo, Policleto
Al greco Policleto (V sec. a.C.) si deve la prima teorizzazione dell'armonia, della bellezza e dell'equilibrio nell'arte, in particolare della scultura. Nel suo scritto andato perduto egli trattò delle proporzioni dell'anatomia umana e stabilì quello che sarebbe poi stato definito in suo onore "il canone di Policleto" (dal greco antico: Κάνον, "regola").
Una delle prime concretizzazioni di tale regola si ha nel Doriforo, opera dello stesso Policleto, in cui è evidente la centralità dei concetti di misura e rapporto tra le varie parti del corpo: la testa del soggetto è esattamente 1/8 dell'altezza, 3/8 il busto, 4/8 le gambe. Si notano inoltre le rispondenze tra braccio destro e gamba sinistra, braccio sinistro e gamba destra, ora alternativamente rilassati o in tensione, che generano un chiasmo, ossia un ritmo incrociato che ricorda la "chi" greca (χ). Si ottiene così qualcosa che va oltre la semplice simmetria, ovvero la perfetta armonia delle proporzioni.
Con Policleto e il suo canone, l'arte greca entrò nel culmine artistico della razionalità, definito "classico". 




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Uomo Vitruviano, Leonardo


Tuttavia il suo ruolo fu ancora più importante per la storia dell'arte, essendo egli stato ispirazione per un caposaldo della letteratura latina di argomento tecnico, ovvero il De Architectura di Vitruvio, che a sua volta fu fondamentale per lo sviluppo delle concezioni artistiche rinascimentali: un esempio per tutti è quello del celeberrimo Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, che prende il nome dall'autore latino (anch'egli aveva insistito nel concetto di "quadratura" dell'uomo), ma che allo stesso tempo è apice della rappresentazione del canone policleteo. 




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